giovedì 26 giugno 2014

L'Italia di Renzi che non è dei cittadini ma della burocrazia e delle tasse.

L'Italia di Renzi che non è dei cittadini ma della burocrazia e delle tasse.

Dopo aver prenotato on line l'appuntamento in questura per fare il passaporto, contento di questa procedura scopro quasi subito che il versamento di 42,50 € non è possibile farlo on line, incredibile ma vero! Quindi questa mattina vado alle Poste, faccio una assurda fila che normalmente evito grazie alle operazioni on line, pago 42,50 € x 2= 85 € + 1,30 € x 2= 2,60 € ( tassa per me e mia moglie); siamo a quota 87,60 €. Leggendo nel sito della polizia di stato le istruzioni del caso, dovrei pagare 2 contrassegni telematici di 40,29 € ciascuno, ma so dalle notizie spulciate nei giornali che il governo Renzi ha portato da poco la tassa a 73,50 € (più che raddoppiata) e telefono alla questura per sapere dove pagare questo balzello: la risposta è incerta, forse in tabaccheria come era prassi prima. Vado in tabaccheria e li trasecolano, dicendo che non gli risulta che la tassa sia aumentata ma è la stessa di 40,29 €. Insisto e mi concedono una loro telefonata alla federazione dei tabaccai, risultato è che non posso pagare la tassa in tabaccheria ma in questura mi daranno un apposito bollettino... Dimenticavo avevo fatto delle ottime foto con la mia macchina fotografica, ridotte a foto tessera con un apposito programmino e dopo sempre aver consultato le indicazioni del sito della polizia di stato. Ebbene mi presento all'appuntamento in questura e scopro subito che le foto non vanno, debbo farle nell'apposita macchina presente in una stanza accanto: altri 5 € x 2=10 €, siamo a quota 97,60 €, non ci metto la carta fotografica e l'inchiostro che usato per stampare inutilmente le foto tessera a casa. Scopro anche, finalmente, che i famosi 73,5 € di tassa di Renzi si devono pagare in tabaccheria... Non mi arrabbio, prendo l'auto, lascio mia moglie in fila e corro a cercare una tabaccheria, che ovviamente non c'è vicino alla questura, sarà che Ancona è una città un po' così, parafrasando la canzone "Genova" di Paolo Conte! Infatti vedo una tabaccheria che sembra aperta a circa 2 km dalla questura ma... sembrava aperta. Proseguo e finalmente trovo la tabaccheria dove esibisco il fogliettino datomi in questura, con l'importo da pagare e dopo circa 15 min di attesa - la linea sembra che sia lenta, l'Italia in digitale... -, esce la tanto attesa marca telematica e dopo 10 min l'altra. Sono quasi raggiante - nonostante tutto - do la carta banco posta click per pagare e... il tabacchiere mi dice che il suo lettore di carte non l'accetta. Incomincio silenziosamente a "smadonnare" pensando - sono un italiano che ha memoria storica - al governo Monti, partorito da Napolitano, che aveva detto che tutti i pagamenti dovevano essere elettronici, dico io come in gran parte dei paesi avanzati ma... Corro alla macchina e vado a circa 1 km per prelevare soldi contanti ad un postamat. Ritorno e pago in contanti 147 € al tabaccaio e siamo arrivati a 244,60 €. Torno velocemente all'auto per arrivare giusto in tempo, perché alle 13 l'ufficio della questura non riceve più per dare le 2 marche da bollo telematiche da 244,60 €. Ma non è finita! Debbo rimettermi in fila per fare le impronte digitali, che nel frattempo mia moglie ha fatto e finalmente l'assurda odissea burocratica è terminata, basta solo aspettare almeno 20 giorni! D'altro canto per Renzi e la partitocrazia che continua a gestire - pessimamente - le nostre vite quotidiane è meglio che i cittadini non viaggino, hai visto mai che si accorgano ancora di più in che mani siano!